Capitolo 25: Fiamme sui campi di Grano









Se non ti spaventerai con le mie paure
Un giorno che mi dirai le tue troveremo il modo di rimuoverle
In due si può lottare come dei giganti contro ogni dolore
E su di me puoi contare per una rivoluzione”.
En e Xanax, Samuele Bersani, 2013.

In passato e ogni tanto anche ora, mi è capitato di pensare “meglio a me che a un altro”, se stavo male mi dispiaceva per il dolore che infliggevo alle persone che amavo. Posso accettare la mia distruzione, non quella degli altri. Sono in grado di raccogliere i cocci, cercare la colla e rimetterli insieme più o meno correttamente. 

Angelica può accartocciarsi, sciogliersi e spegnersi, ma è più complicato quando le conseguenze sono fiamme ardenti su un campo di grano. Spesso mi ritrovo a pensare: “Come si fa? Qual è il giusto discorso motivazionale che posso farmi questa volta senza mentire a me stessa?”

La verità è che non è così semplice, o sei un eremita o qualcuno che ti vuole bene soffrirà con te per forza. Non ho una risposta a questo, non sono in grado di argomentare, ma so che non siamo sacrificabili, non meritiamo di stare soli, dobbiamo a noi stessi la stima e la volontà di rialzarci sempre, anche quando il pavimento è ghiacciato.

Non rinunciate alle cose belle, non tagliatevi le gambe, sorridete e amate a testa alta.

Non è semplice gestire sé stessi, ed è ancora più complicato gestirsi in relazione ad altri

Insieme però si sorregge qualsiasi cosa, e anche quando le braccia cominciano a cedere e le mani dolgono, alzando lo sguardo puoi comprendere che non si attende di rimanere schiacciati in due, ma di scostare quel masso e stringersele quelle dannate mani.

Questo capitolo lo voglio dedicare a chi è in attesa di trapianto, circondatevi di amore, che lo meritate.

Con affetto, Angelica.

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